Alberto Iacono, un siciliano “doc” di Borgogna

Dal 25 al 28 Aprile saranno nostri graditi ospiti, dei produttori di vini Francesi.

Alcune parole rilasciate alla testata LaSicilia dal “VULCANICO” organizzatore Alberto Iacono:

Mi ricorderò sempre quando con mio padre prendevo il traghetto a Villa San Giovanni dopo aver attraversato tutta l’Italia. Una volta arrivati a Messina, mio papà si inginocchiava e baciava la terra».
È forse in virtù di questo ricordo che Alberto Iacono, vulcanico ristoratore di Borgogna, ha scelto la Sicilia per organizzare una grande festa collettiva fra produttori e ristoratori a Castellammare del Golfo. In realtà la decisione è nata da un incontro a Beaune (una delle capitali europee del vino), con il sindaco di Castellammare, Nicolò Rizzo. «È venuto nel mio ristorante in occasione dell’edizione 2020  della festa – parla a raffica Alberto Iacono in un italiano “accentato” alla francese e venato di siciliano – e quando ha visto centinaia di produttori, ristoratori, giornalisti italo-francesi, si è innamorato del progetto. Mi ha detto “Alberto, questa cosa la dobbiamo organizzare in Sicilia”». 

Dal 25 al 28 Aprile


Dal 25 al 28 aprile, quindi, circa 1.500 persone (delle quali un terzo provenienti dalla Borgogna) si ritroveranno proprio a Castellammare del Golfo per degustare vini, piatti di grandi chef italiani e francesi (uno su tutti Ciccio Sultano), in una parola per “conoscersi”, scambiare conoscenze, saperi, modi di vivere. 

Sulla Sicilia del vino ha le idee chiare. «Non capisco perché non sia più conosciuta – si stupisce – Ho conosciuto Aldo Viola un produttore di Alcamo, sembra un uomo delle foreste, ma quando ti parla di vino è un poeta. Perché uno come lui non è conosciuto a livello mondiale? In Borgogna sarebbe già famoso». A San Michele di Ganzaria torna periodicamente, a trovare la zia, i cugini, «mio papà mi ha lasciato una casetta», un luogo del cuore al di là delle relazioni familiari.

Quando parla della Sicilia Alberto Iacono usa i pronomi “io” e “noi”. «Qui a Beaune, tutti mi dicono che sono italiano, in particolare siciliano, anche se non sono nato in Italia. Il sindaco di Castellammare del Golfo mi ha detto che sono “più siciliano dei siciliani”, e per me questo è il complimento più grande che mi poteva fare…».

Citiamo come fonte www.lasicilia.it dal quale abbiamo estrapolato alcuni spezzoni dell’articolo che potrete leggere integralmente.

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